è ora di far perdere le mie tracce nel mondo virtuale… sto riacciuffando la mia vita anche se non riesco ancora a darle la forma che vorrei, questo richiede molto tempo e altrettanta pazienza… ho 47 anni, ma la vita vera può cominciare a qualsiasi età… sicuramente stare davanti allo schermo del computer o del telefonino, in internet o sui social non ha forma… sono utili, però non c’entrano niente con la gioia e la serenità, con ciò che ha creato la natura, l’unica fonte d’ispirazione… sfido le mie abitudini!

PS vi lascio la canzone che descrive meglio la mia anima…

sono stato ovunque sul Gargano e ho visto ogni possibile bellezza, ma come tutte le cose belle del mondo ne scopri altre non viste ogni volta e la voglia di esserci è più forte della sola voglia di immaginare… sono stato al Lago di Varano, un luogo incredibile dove un lembo di terra lo separa dal mare Adriatico, mai vista una cosa del genere, è l’isola di Varano… la vedi dall’alto e ti rendi conto che più scopri la Puglia più te ne innamori perdutamente… credetemi, ha un fascino ‘vergognoso’, non so usare altro aggettivo, è avanti alla meraviglia… e non ho ancora visto il Lago di Lesina, la Grotta Sfondata (qui però ci si arriva per mare), le Isole Tremiti oppure Mattinata che tra borgo e spiagge è una regina da quelle parti… mi tocca tornarci per la terza volta, è irresistibile… il Gargano ti mette la vita nel serbatoio…

la foto non è mia (Gargano.it)… Isola di Varano

in pratica la serenità è accettare il bene e il male nello stesso modo, se hai questa capacità hai imparato a vivere, altrimenti splenderà su di te il sole estivo dell’illusione… chi è sereno non nasconde nulla… io non miro più all’amore, miro alla serenità… se la ami è fedele…

sbalordito, non so dire altro… Lago di Varano, Ischitella, Rodi Garganico, San Menaio, Peschici, Vico del Gargano, litoranea di Vieste… tutto in un giorno, Dio quanto ho camminato… oggi ho sentito una serenità onnipotente, ero seriamente felice… ringrazio la vita e la natura… e grazie a me che mi sono regalato questo spettacolo pazzesco…

mi piacerebbe un giorno realizzare un desiderio, semmai subirlo… ricevere una lettera… purtroppo non ne scrivono più, forse ti prendono anche per matto… comunque sarebbe meraviglioso aprire una busta spedita da una donna, risentire l’odore della carta, rivedere un francobollo… non c’entra l’amore… per farlo dovrebbe essere oltreché romantica estremamente intelligente… in quest’epoca essere intelligenti significa ispirarsi al passato… leggere una lettera a me indirizzata sarebbe il regalo più bello, se scrivi a qualcuno ci inzuppi l’anima… chissà…

verso le due, le tre del pomeriggio passeggiare… Ruvo di Puglia dagli splendidi viali alberati in un’azzurra giornata assolata e leggermente ventosa… è banalissima bella pace… la gente è rintanata in casa, c’è calma in giro… la puoi chiamare felicità della solitudine… puoi incontrare chiunque e magari dare un’occhiata al mercatino, ma ciò che conta è essere in pace con te stesso… io credo che la fresca brezza estiva sia l’abbraccio più caldo che possiamo ricevere… quando tutto è così semplice amo stare da solo, mi offro alla vita e lei mi accetta e sono… sereno… non avere paura della solitudine, se stringete amicizia ti darà più di quello che desideri, tutte le volte…

non molto tempo fa ho conosciuto un signore morto in una maniera schifosa… sotto l’aspetto coniugale era un pò troglodita, ragionava troppo da maschio del Sud di una volta… però aveva un gran cuore e un’allegria molto coinvolgenti… col passare del tempo, breve, mi sono affezionato e sono certo che col passare di un tempo lungo mi avrebbe voluto bene come un figlio (non ne aveva), ne sono sinceramente convinto… questa persona mi manca, mi torna in mente spesso, eppure io non sono uno che si affeziona facilmente… scrivo questo perché la vita è sorprendente, dolorosa ma anche sorprendente… è quando non cerchi niente da un essere umano che può succedere che trovi qualcosa di prezioso… so che non esisti più né in questo mondo né in altre dimensioni, ma voglio immaginare che incontri mio padre e lo saluti per me… già, dimenticavo che avete lo stesso nome e mi fa sorridere…