Nell’ozio chiudo gli occhi, scivolo nel flusso calmo della respirazione, la mia fisicità sgombera… riesco a vedere un uomo più equilibrato, meno complicato, solidale con l’esiguità… qui non si vedono i fiori di campo, miracoli che influenzano, stimolano la semplicità… mi guardo intorno e vedo grandezza, m’infilo nella confusione delle cose e riordino me, aria fresca domina i miei sensi… quanta ingombrante bellezza ci sfugge, neanche il fulgore del sole ci permette di ‘vedere’ chiaramente… siamo troppo dipendenti dalla nostra immagine per comprendere le forze rigeneranti dell’infinito, per inalare umiltà, per trasformarci in calma possente… voglio divorziare dalla mia ignoranza, voglio essere il testimone della sposa, colei che si fa beffe del tempo… voglio smettere di farmi beffe di me… la vita non è dentro noi, noi siamo dentro la vita!